Nel tempo questa sensibilità si è manifestata in forme diverse. Trenta anni fa (1987), di comune accordo, organizzazioni sindacali e associazione industriali decisero di intervenire nel campo della sicurezza e della assistenza ai lavoratori del marmo coinvolti in incidenti sul lavoro con la creazione del Fondo Marmo. Quest’ultimo, oltre a occuparsi di formazione e di attività legate alla prevenzione, aiuta materialmente le vittime degli incidenti con una apposita polizza assicurativa e con altri supporti economici. E’ noto, inoltre, che in modo riservato le aziende coinvolte spesso aiutano le famiglie delle vittime e gli esempi dello spirito solidaristico, anche tra gli stessi operai, potrebbero continuare.
L’attenzione per la sicurezza nel settore lapideo resta molto elevata, come dimostra il Protocollo sottoscritto nei giorni scorsi tra Regione e Procure; l’intensificazione dei controlli va nella direzione di evitare il ripetersi delle tragedie di questi mesi e rientra nel programma straordinario deliberato dalla Regione che, in alcuni suoi capitoli, impegna attivamente l’Associazione Industriali insieme all’ASL in una meticolosa revisione delle procedure delle attività estrattive.
Sarebbe sbagliato, tuttavia, pensare che fino ad oggi nel ns territorio (che in quanto a procedure per la sicurezza nelle cave, come ha sottolineato recentemente l’ing. Maura Pellegri, non è secondo a nessuno) questo tema non sia stato affrontato; negli ultimi quindici anni, infatti, l’incidenza degli infortuni è diminuita drasticamente, sia in termini assoluti (vedi grafico) che se calcolata in rapporto a ogni 100 addetti nel settore lapideo. Tra il 2001 e il 2015 questa si è ridotta del 65% (-70,9% nei laboratori, -55,7% nelle cave), numeri che segnano comunque i notevoli passi avanti che sono stati compiuti. La Tavola, ancorché in quanto generale abbia un valore indicativo, evidenzia che la nuova organizzazione del lavoro non ha affatto trascurato la sicurezza e l’uso responsabile dei nuovi mezzi di produzione.
Tutti siamo d’accordo: dobbiamo fare di più. L’Associazione Industriali condivide la visione del Governatore Rossi che l’attività estrattiva si deve svolgere nel rispetto di ambiente e della sicurezza del lavoro; il tutto a partire dal riconoscimento degli sforzi che insieme abbiamo fatto in questi anni e lavorando di più su quanto ancora resta da fare.
“Infortuni nel settore lapideo a Massa Carrara: 1999-2015”
Fonte: elaborazioni su dati ASL
Andrea Balestri
Delegazione Carrara
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